Chi si entusiasma ed esprime consenso a favore della rivolta in Sicilia,non fa altro che proseguire, appoggiare, favorire e rendersi complice dell'opera di demolizione dello Stato italiano che il populismo berlusconiano ha avviato negli anni precedenti. Il rischio che corriamo tutti, grazie a questi sostenitori da salotto, è di ritrovarci come nell'Argentina del dopo Peron dove, a seguito dello stesso "sfascio" dello Stato, intervennero i militari per risistemare le cose...con una dittatura che ha lasciato per strada numerosi desaparecidos...
Stiamo attenti, perché i forconi potrebbero trasformarsi ben presto in forche saponate a mestiere da chi conosce bene il compito che spetta al boia.